Mamma mia che arrabbiatura, per fortuna che non dura!

Che cos’è la rabbia

  • È un’emozione fondamentale.
  • Produce un aumento della pressione sanguigna, l’innalzamento dei neurotrasmettitori legati allo stress e l’abbassamento di quelli legati al piacere.
  • È un istinto, una forza spontanea che invade al bimbo per difendersi
  • Ha un inizio ed una fine.

La rabbia è un’alleata

  • È una forma di autoaffermazione, aiuta a farsi rispettare, a non cedere ai soprusi e alle umiliazioni.
  • È un modo per chiedere aiuto, è un strumento di difesa, un segnale della sofferenza del bambino
  • È uno strumento per saggiare i suoi limiti e capire quanto danno può fare agli altri.
  • È una richiesta di amore e di attenzione

Cosa fare

  • Manteniamo la calma: In pratica contieni il bambino in un luogo sicuro mentre sfoga la rabbia, senza rimproverarlo o urlargli contro; attendi con pazienza che si calmi da solo.Vedere che non ci irritiamo aiuta a sdrammatizzare la situazione e lo tranquillizza.
  • Avviciniamoci a lui. Coccole, abbracci, carezze, sorrisi e parole gentili fanno alzare i livelli di ossitocina, questo ormone infatti contrasta lo stress ed è presente negli stati di piacere e appagamento.
  • Se urla e scalcia:  il bambino che va in escandescenza non va represso: quando prova rabbia deve scaricarla e istintivamente lo fa con il corpo. Va incoraggiato a sfogare per esempio: saltando velocemente sul posto contando, facendo una corsa in cortile, lanciando per terra un cuscino o rifilando un colpo al materasso.
  • Non etichettate i bambini come rabbiosi e irascibili; è importante capire lo stato d’animo che si annida sotto quel comportamento.
  • Non rispondete alla sua rabbia con le urla, aumentando la sua rabbia; questo può impaurire il bambino e diminuire la fiducia nel genitore.
  • Non lasciate solo un bambino arrabbiato: stargli accanto gli da sicurezza (almeno che non sia lui a chiedere di essere lasciato solo).
  • Passata la sfuriata, parlatene per favorire le capacità di ascolto di sè e delle proprie emozioni.  Può essere positivo incoraggiarlo a identificare questa emozione in un personaggio in carne e ossa “Signora Rabbia”.
  • Contare: aiuta a calmarsi a grandi e piccoli:
  1. Stare accanto al bimbo e contare con lui fin quando si è calmato.
  2. Usare sempre un tono sereno.
  3. Fare un bel respiro per ogni numero: il bimbo imparerà anche lui a respirare come strategia per gestire la rabbia
  • Il cestino della rabbia:
  1. Scegliete un cestino, una scatola o un barattolo abbastanza grande che utilizzerete esclusivamente per questo scopo.
  2. Scegliete anche un luogo specifico in cui poter riporre il cestino della rabbia.
  3. Ogni volta che il bambino è arrabbiato, chiedetegli di disegnare su un foglio la sua rabbia.
  4. Quando avrà finito, commentate il disegno insieme.
  5. Chiedetegli di accartocciare il foglio e di gettarlo nel cestino della rabbia.
  6. Provate a fargli esprimere le emozioni che sta vivendo dopo aver sfogato tutta la sua rabbia.
  • Gestire la rabbia dei bambini con il rilassamento:

Altre idee che possono essere utili:

  1. Mandala per bambini
  2. Giardino zen
  3. Costruzione e uso di palline sensoriali
  4. Leggere libri e favole
  5. Creare un angolo rilassante.
  6. Bottiglia rilassante

Gli errori da evitare:

  • Arrabbiarsi più di lui
  • Soffocare l’emozione.
  • Cercare di farlo ragionare
  • Punirlo severamente
  • Prenderlo in giro

 


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